Sfogliando il catalogo Gli Artisti alla Mazzotti – Ceramiche in Albisola, emerge un testo interessante di Chantal Meslin-Perier che ripercorre la nascita della corrente Arti e Mestieri. Un movimento che ha influenzato profondamente la visione di Dino Villani e che oggi segna l’identità del Fondo Villani Scarpellini e della sua Collezione d’arte.
Il movimento, nato in Inghilterra alla fine dell’Ottocento con il nome di Arts and Crafts, che forse rende ancora meglio la visione che intende perseguire, trovava in William Morris il suo principale ispiratore. Nel pieno della rivoluzione industriale, quando la produzione di massa rischiava di soffocare il valore e la qualità dell’artigianato, l’Arts and Crafts affermava con forza la necessità di riportare il bello nell’uso quotidiano. Oggetti comuni potevano – e dovevano – diventare anche portatori di valore estetico. Non a caso, Morris è oggi considerato il fondatore del design industriale.
Questa stessa tensione verso il bello si ritrova con straordinaria coerenza nella vita e nel lavoro di Dino Villani. Dalle prime esperienze negli alberghi della famiglia Bertazzoni fino alle grandi avventure professionali con Motta e Gi.Vi.Emme, Villani non ha mai smesso di cercare un punto di incontro tra arte, artigianato e comunicazione. Dalle confezioni per dolci, che videro la collaborazione con artisti come Bianconi e Cipì, ai celebri flaconi di profumi, passando per la comunicazione illustrata con nomi come Sepo e Cassandre, ogni progetto rifletteva l’idea che anche il mondo della pubblicità dovesse appartenere all’arte.
Non è un caso, infatti, che Villani parlasse di “Arte pubblicitaria”: una definizione che rivela la sua volontà di elevare la comunicazione visiva al rango di disciplina artistica. Le opere oggi conservate nella Collezione del Fondo testimoniano proprio questa visione: nate come strumenti di comunicazione, esse sono al tempo stesso opere d’arte autonome.
Forse per caso, o forse per un destino scritto, la Pinacoteca Dino Villani, che raccoglie oltre 400 opere dell’artista, ha trovato la sua sede proprio nella Scuola di Arti e Mestieri di Suzzara, città di adozione di Villani. Qui, le creazioni dell’artista accompagnano quotidianamente i giovani studenti che si formano per portare nel futuro quel valore che il movimento Arti e Mestieri, e Villani stesso, hanno sempre difeso: la bellezza dell’artigianalità.
